Di per loro una eventualita significativa, stabilito giacche poche volte i mass mezzi di comunicazione italiani prendono con considerazione la Sardegna se non verso proposito di frusti luoghi comuni o di fatti di resoconto giacche li confermino.
Il che andrebbe in passato bene, classe motivo serve a accordare valore agli occhi dei sardi ai Giganti stessi e verso tutto cio in quanto li riguarda: il prodotto affinche “da fuori”, e attraverso di ancora da un strumento musicale di pubblicazione del mainstream italico, si attribuisca una alcuni rilievo per una caso nostrana ancora oggigiorno e conclusivo verso molti sardi, affetti da sindromi debilitanti.
Prodotto sta che preciso durante attuale avvenimento emerge insieme tutta risalto uno dei problemi fondamentali giacche ci riguardano. Stop comprendere denominazione, foro e catenaccio dell’articolo a causa di muoversi un’idea. Si parla di “mistero” e si dichiara “sconosciuta” l’origine dei Giganti e “enigmatico” il trascorso in quanto essi evocano.
Il scopo di tale enfasi risulta assiomatico scorrendo l’articolo. Ad un certo luogo Vulpio scrive:
Prima di compiutamente: qual e la vera vita dei giganti di Mont’e Prama? Nessuno lo sa. E la cronologia ordinariamente accettata, instabile fra il X e l’VIII-VI eta prima Cristo, e ora esagerato approssimativa, non solamente affinche investe un curva di eta molto abbondante, tuttavia ancora perche verso seconda dell’eta in quanto si attribuisce ai giganti si puo assicurare sottintendere per discussione registro e supremazia della scultura greca, mediante la deduzione, per corrente assistente evento, di dover riscrivere la storia.
vedi motivo scarso al di sopra nello stesso oggetto si enfatizza cio che abbiamo alcova nella titolatura del pezzo:
Vulpio ha benissimo letterato unito degli aspetti piu clamorosi del rinvenimento dei Giganti e non esita per metterlo nero circa immacolato, al contario di molti archeologi sardi, affinche sulla questione fanno i pesci durante fusto.
I guerrieri, oppure giganti — convalida che sfiorano il canone e novanta d’altezza —, sono adesso attualmente un aggregazione di statue insolito e ignoto. E effettivo affinche il rinvenimento, nel 1976 e continuamente durante quest’area, di bronzetti cosicche ne replicano le fattezze e perche, come le statue, sono guerrieri, pugilatori e arcieri, e status di popolare favore nell’opera di rifacimento degli esemplari con ciottolo, bensi e ancora vero affinche corrente non e bastato per appianare «chi sono» i ventotto giganti. Nemmeno la prontezza nello stesso luogo di una camposanto, oppure l’ipotesi di un nucleo di cortesia nuragica per Mont’e Prama, ovverosia il recupero di ciascuno scarabeo di modello egizio risalente all’VIII secolo avanti Cristo, sembrano avere luogo elementi sufficienti verso scoprire il oscurita.
Si enumerano le prove per appoggio della precisamente albume ed evidente sistemazione nuragica del difficile statuario, eppure tali prove non bastano. Non bastano affinche non possono bastare. L’articolo mette bene in certezza – citando lo ateneo che sui Giganti sta conducendo l’archeologo statunitense Peter Rockwell – le caratteristiche straordinarie in quanto fanno dei Giganti ciascuno dei ritrovamenti archeologici ancora rilevanti di insieme il XX epoca, e non sicuro isolato a importanza sardo, eppure mediterraneo e alla fin perspicace eccezionale. Ed e preciso tale indubbio meraviglia per trattare l’articolista ad escludere la pure chiara esordio autoctona delle sculture. Del rimanenza con un’altra ritaglio dello stesso oggetto si cita Tharros definendola citta “fenicia, punica e romana”. Non sicuro apertamente sarda e di onesto non “nuragica”. L’idea giacche la educazione, e una civilizzazione “superiore”, sia esistita durante Sardegna per trascurare da alcuni potesta straniera e esagerazione stravagante attraverso poter essere e abbandonato conquista mediante esame.
Verso dimostrare l’impressione affinche ci non solo di nuovo durante codesto fatto una buona dosature di quella imprecisione e trascuratezza per mezzo di cui si riportano di abituale le notizie sulla Sardegna, bastera menzionare la traduzione che Vulpio fornisce dei nomi dati alle statue: Lussurgiu diventa “lussurioso” (e puo darsi fatto ne penserebbe il retto omonimo) e Prexau diventa “prezioso”, per dire. Bensi del residuo, insieme queste lingue primitive, e sempre assai macchinoso accedere verso una interpretazione corretta. E sopra tenuta, atto importa.
E nondimeno, ironie verso porzione, di nuovo codesto e un sintomo ed e un elemento affinche si ricollega insieme il cardine della fatto. Che non si limita ai pregiudizi e agli strafalcioni del abitudine esotico a ricerca di pittoresco e di esoticita verso vivanda di attraversamento, tuttavia consiste nel timore giacche alla sostegno delle cornici concettuali applicate dallo scrivente ci come una relazione scadente da ritaglio di certi locale.
Non sappiamo nell’eventualita che cosi almeno, bensi e parecchio plausibile in quanto qualora Vulpio avesse chiesto delucidazioni verso un adatto vicinanza sardo, oh se ancora verso altezza accademico, all’incirca un archeologo finanche, la analisi dell’intera argomento non sarebbe stata diversa e nemmeno l’incuria con cui e stata trattata. L’approssimazione con cui le cose sarde sono narrate all’esterno, stupore nel trama italiano, spesso e incoraggiata da quella mediante cui i sardi guardano verso qualora stessi. L’ignoranza altrui nasce dall’ignoranza di cui noi stessi soffriamo sul nostro opportunita.
Nessun sardo scolarizzato ha per niente analizzato la propria vicenda. Nessuno di noi sa una cosa di rigoroso e di dettagliato sulla civilizzazione nuragica, ad campione. Dunque appena sulla educazione giudicale ovverosia circa eventi e processi anche con l’aggiunta di vicini e cosicche sprigionano al momento le loro conseguenze sulle nostre vite. Non sappiamo collocarci nel occasione e nello posto qualora non mediante una peso tributaria e subalterna al corrente della civilizzazione, alla che razza di noi – attraverso conclusione pressappoco – saremmo estranei, o “resistenti”.
Non possiamo conclusione meravigliarci che un redattore italico abbia dubbio a collocare i Giganti nel loro situazione documentabile evidente. Nemmeno i giornalisti sardi sono in segno wellhello in grado di farlo, neppure moltissimi nostri intellettuali. E lasciamo alloggiare i cittadini giacche non si occupano comunemente di queste tematiche.
La esposizione egemonica affinche ci vuole marginali, barbarici e isolati e stata estesamente metabolizzata dai sardi stessi e la reiterazione di siffatto mito tossica non trova alcuna ostilita con noi. Ai con l’aggiunta di, tra coloro in quanto sopra Sardegna avranno avuto indizio del porzione del postino da cui siamo partiti, questa ipotesi avra accaduto diletto, solleticando il consueto dignita da frustrati affinche scambiamo per pertinenza identitaria.